Lydia Silvestri
mostre personali
Lydia Silvestri
1971 "Sogni" - Galleria del Naviglio, Milano ITA
29 settembre/24 ottobre (cristalli)
 
 
Lydia Silvestri – "diario", Milano 1971
«Le sculture che ho realizzato in cristallo nell'inverno 1970–71 a Murano, le ho chiamate "Sogni" anche per la presunta irrealtà del materiale, sempre sfuggente, infuocato un attimo e poi gelido, mobile, non palpabile, imprendibile.
E i Sogni sono: Sogno di Castore, Sogno di Polluce, Sogno bianco, Sogno di un prigioniero, Sogno d'ambra, Sogno di cristallo, Sogno di Orfeo ed Euridice, Sogno d'acquamarina, Sogno di un sogno».
Lydia Silvestri
 
Roberto Sanesi – "Il Dramma", Milano Aprile–Maggio 1971
«Era da tempo che Lydia Silvestri pensava alla realizzazione di una serie di sculture di cristallo, attratta da un lato dalla materia nuova e dall'altro perplessa di fronte al rischio di perdere consistenza o, peggio ancora, di spostare il proprio concetto di scultura verso risultati da soprammobile. In realtà, le opere eseguite a Murano presso la vetreria Cenedese ed esposte alla Galleria del Naviglio mi pare non falsino in alcun modo le caratteristiche dell'arte della Silvestri che resta, in fondo, di una fisica e plastica aggressività.
Anzi,in alcuni casi l'ambigua fermezza della sua restituzione in forme autonome del particolare anatomico sembra quasi avvantaggiarsi della più libera disposizione della materia, così che non solo la felicità dell'invenzione e la sottile abilità tecnica emergono con maggiore evidenza, ma perfino, si direbbe, collaborano a una più variata organizzazione delle forme nella direzione di un "racconto" che sta fra l'erotico e l'ironico.
A giudicare dai titoli, dove il termine "sogno" ricorre frequentemente, la Silvestri ha voluto forse sottolineare la qualità limpida e spettrale del mezzo: certamente esiste, ma credo più ragionevole attribuirla alla sua raffinata intelligenza creativa»
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Roberto Sanesi


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